japan is an island

mercoledì 27 aprile 2011

Le voci sulla mia morte sono oltremodo esagerate...


...diciamo che ho avuto molto da fare.
Tra le cose nuove successe in questo mese di assenza:
1) Ho mandato in pensione il Sony Vaio che mi ha fatto compagnia per più di cinque anni (e che vi presentai, ormai troppi anni fa, sul primo post di questo blog);
2) Al posto del suddetto Sony Vaio (che è la prova vivente degli effetti del buco dell'ozono sul surriscaldamento globale) ho ricevuto in regalo un MacBook Pro nuovo fiammante, da cui ho appreso svariate nozioni che ignoravo bellamente, tra le quali spiccano le seguenti:
  • Dopo 15 minuti filati di utilizzo, non è detto che l'uso di un portatile comporti ustioni di terzo grado alle mani;
  • Tra il lancio del debugger su Netbeans e l'effettivo debug non c'è il tempo per fare una prima colazione abbondante;
  • I video di youporn youtube non scattano;
  • Il rumore naturale di un portatile non è quello di un elicottero in fase di decollo;
3) (ecco che mi riallaccio all'immagine in capo al post) Il 15 maggio esce in tutte le librerie il libro 365 racconti horror per un anno, a cura di Franco Forte, che contiene anche un mio racconto (Fanzanga, del 7 giugno). Il libro sarà presentato in anteprima durante il salone internazionale del libro di Torino. Manifestazione a cui sarò presente (allo stand della Double Shot con Grant Morrison: All Star), e di cui avrò modo di parlare nuovamente tra qualche giorno.

4) Non c'è un 4. Alla prossima.

nota: ecco dove avevo già utilizzato (più o meno) la frase di Paul McCartney che ho usato come titolo del post... deja vu.