japan is an island

domenica 30 marzo 2008

Brand New Haircut

prima del taglio

dopo il taglio (sì, avevo sete)

dopo ancora (sì, Piè: ti ho fregato la felpa)

E insomma, quest'anno niente sciopero della bellezza (che poi ha portato pure male), ma un taglio veloce dal parrucchiere di fiducia del mio amico (mio no di certo, ci sono andato due volte negli ultimi 8 anni). Vabbè cambia poco, solo che ora i peli in testa hanno una forma. E non mi dite che sono troppo magro. Purtroppo lo so già, ma sto cercando di riprendermi in fretta.

Sul fronte Vulcanus, il centro mi ha inviato un questionario ausiliario a cui la compagnia a cui (presumibilmente) hanno inviato la mia domanda vuole si risponda dal "nostro" punto di vista. In soldoni sono le solite cose che avevo già espresso nella lettera di presentazione: cosa mi aspetto da quest'esperienza, in che campo vorrei lavorare, ecc. ecc.

Non dico altro. Aspettiamo e vediamo come evolve la situazione. Sperando che non ci sia troppo intasamento di domande per lo stesso posto, ecco.

Oggi è scattata l'ora legale e cavolo: mi ha fregato bene. Un minuto prima erano quasi le due, un minuto dopo TIME WARP! e sono le tre, che cazzo. Poi io sono lento, e tra una cosa e un'altra si son fatte le quattro e un quarto e proprio non ho sonno. mi sa che faccio il giro della morte.

GIRO DELLA MORTE: quando non hai sonno e decidi di non andare proprio a letto, aspettando la sera successiva, per riprendere un normale ritmo circadiano. Il più delle volte fallisce, peggiorando la situazione (perchè andare a letto alle 3 di pomeriggio è molto più deleterio di farlo alle 6 del mattino, per il ritmo sonno-veglia).

Per il resto... sto traducendo un paio di fumetti per conto terzi, e per ProGlo prosegue la lavorazione del prossimo libro a fumetti che pubblicheremo a maggio (se tutto va bene!), e che mi vede (per la prima volta) nelle vesti di supervisore. Spero di non fare troppi casini. Del libro parlo qualche altro giorno che ora non mi va.

Lo studio... procede a rilento. E la tesi si è arenata di nuovo. Ma chi se ne frega, c'è tempo. C'è tutto il tempo del mondo. Pensiamo prendere qualche chilo, che è meglio.

giovedì 13 marzo 2008

Colonne sonore


Capita spesso che particolari periodi della mia (ma presumo anche della vostra) vita rimangano indissolubilmente legati ad altrettanto particolari canzoni, dischi o gruppi musicali. Cosa sarebbe stato il liceo senza il Greatest Hits di Bruce Springsteen? E soprattutto, cosa sarebbe stato di Bruce Springsteen senza gli anni del liceo? L'avrei davvero amato a dismisura come ho fatto e faccio tuttora, se, ad esempio, l'avessi ascoltato in un periodo diverso, magari meno intenso dal punto di vista emozionale? E i Pixies? Se non mi fossi imbattuto in loro al primo anno di università, sperso e depresso in una città nuova, lontano da tutto e da tutti? Where is my mind avrebbe suonato alla stessa maniera per me, se l'avessi ascoltata prima o dopo? E cosa ne sarebbe stato di Teenager of the Year senza la primavera del 2004? E così via...

La premessa è doverosa perché pensavo al fatto che durante la fallimentare avventura del Vulcanus 2007, la colonna sonora della mia vita era formata fondamentalmente da due album: A weekend in the city dei Bloc Party (ne ho parlato qui e qui) e Let me introduce my friends degli I'm from Barcelona (di loro avevo parlato qui, agli albori di questo blog). Album che, dopo esser stato rifiutato al Vulcanus 2007 ho ascoltato veramente poco. Probabilmente perché mi sono scocciato di ascoltarli fino alla nausea, o magari perché in fondo in fondo mi ricordano un periodo che col senno di poi è stato accompagnato da troppe speranze stoltemente mal riposte.

E adesso, alla voce Vulcanus 2008 original soundtrack, cosa c'è? Quali note mi accompagnano mentre decido a quale azienda inoltrare la mia domanda (che in realtà poi un'azienda c'è già: quella per cui avevo scritto la lettera di riserva, ovviamente promossa sul campo ad azienda primaria dopo la defezione di quella originale)?

Loro sono i Vampire Weekend e sembrano una versione indie dei Police, aggiornata al nuovo millennio.


martedì 11 marzo 2008

Dio odia anche me (se non si fosse capito)


Prima news dal Vulcanus, ovviamente pessima. La compagnia che mi avevano assegnato si è ritirata dal programma. Due posti in meno in totale, e inoltre dovrò scegliere uno (o due) tirocini a caso, senza alcuna certezza sul numero di concorrenti (mentre quando ti assegnano una compagnia badano anche a bilanciare il numero di richieste).

Evvabbè, tanto la situazione la sapevamo già, giusto?

lunedì 10 marzo 2008

Dio odia il cibo giapponese


Altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui l'ha fatto viscido, sfuggevole, unto e praticamente impossibile da afferrare.

E comunque è buono, o almeno sembra.

Il mio primo contatto col cibo giapponese si è consumato sabato scorso, al ristorante / bar Zen di Pisa, aperto da poco e scoperto da me da pochissimo (in giornata stessa, diciamo). Non esco molto ultimamente, non so se si nota (magari no, visto che comunque non riesco ugualmente ad aggiornare il blog).

Abbiamo ordinato dal sushi alla tempura, passando per gli udon con le verdure. Devo dire che la roba calda la apprezzo molto di più, sushi e sashimi non fanno per me (ma lo immaginavo).

Insomma, visto che non andrò mai in Giappone (la documentazione per la seconda fase del Vulcanus è partita, ma da allora non ho avuto nessuna risposta, e in ogni caso sapete come ci creda pochissimo) ho corso ai ripari mangiando giapponese qui a Pisa.

Un po' di altre foto altamente sputtananti:

mmm che buono il sushi... se eviti di pensare che
sia freddo, viscido, crudo, appiccicoso

training psicofisico propedeutico all'uso delle bacchette

ehi, io ne volevo solo metà, va bene?

E lo sputtanamento finale, il video: