japan is an island

giovedì 17 marzo 2011

Dieci volte che sono stato fiero (o meglio, che non mi sono vergognato) di essere italiano


10 - Quando ho letto Pertini, di Andrea Pazienza



9 - Quando ho letto un cartello esposto
davanti a un bar/ristorante lucchese:

"Achtung! Danger! If you drink Cappuccino
with Pizza or Pasta you will have SQUARAUS"
(più o meno, sto andando a memoria)

8 - Ogni volta che mi ricordo che noi italiani si
può
essere furbi senza essere disonesti
(quindi non come l'altro giorno, che un bar ha fatto pagare
5 cappucci e 5 paste 50 euro a degli avventori stranieri)


7 - Quando ho sentito queste parole per la prima
volta e
ho pensato che non era finito nulla



6 - Quando mi chiedo se valga la pena di vivere ancora
qui
(e, evidentemente, mi rispondo ancora sì)

5 - Quando penso che solo qui potevano essere nati
geni del calibro di Dino Buzzati, Sergio Leone,
Paolo Sorrentino, Rocco Siffredi, Totò Schillaci...
(e in fin dei conti anche il sottoscritto)


4 - Ogni volta che mi ricordo che c'è un lato positivo
nell'essere italiani: almeno non si è francesi


3 - Proprio adesso, che mi sto sforzando per trovare 10 motivi sensati, perdendo un bel po' di tempo che forse avrei fatto meglio a dedicare ad altro

2 - .
(anche se, a conti fatti, ci sarebbe da vergognarsi per tutta la vita)

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domenica 13 marzo 2011

Avrei voluto


Avrei voluto parlarvi del Bilbolbul in maniera un po' meno formale di quanto fatto qui, ma in effetti nel mentre son successe tante di quelle cose, tra cui il Giappone che ha deciso di inabissarsi, senza l'aiuto di Godzilla. Tutto perde un po' di significato (ed è anche fuori tempo massimo). Senza ipocrisia, la mia vita va avanti nello stesso identico modo, ma c'è un po' di tristezza a vedere tutta quella morte e devastazione, per davvero e non in un fumetto. Un abbraccio, non tanto a quella landa mitizzata che dimora intatta nel mio cervello, quanto a chi c'è stato per davvero e ci sta ancora, e ha lì degli affetti, sperando che stiano tutti bene.

(no, Dio non odia il Giappone: per saperne di più cliccate qui)

giovedì 3 marzo 2011

B I L B O L B U L !


Se resisto all'ultimo giorno di una settimana abbastanza stancante (e se Trenitalia non ci mette del suo) domani alle 20:00 mi trovate al Cinema Lumière di Bologna per la prima proiezione in Italia del documentario Grant Morrison: Talking with Gods del regista americano Patrick Meaney. L'evento, organizzato nell'ambito della manifestazione Bilbolbul in collaborazione con Bao Publishing e Itasubs (eroici subbers che sostengono più o meno inconsapevolmente la mia passione per le serie tv, e da oggi anche quella per Morrison) vedrà la partecipazione dello stesso regista (direttamente dagli USA), che con Michele Foschini (boss della Bao) e Nicola Peruzzi (uno dei tre autori di Grant Morrison: All Star) discorrerrà di Grant Morrison al termine del (bellissimo) film. E Michele ne approfitterà per annunciare il progetto Bao su Morrison (roba estremamente seria, siete avvertiti). Siete tutti invitati, e questo è il link dell'evento Facebook:
http://www.facebook.com/event.php?eid=129767883762738

Ma gli appuntamenti morrisoniani del festival non si fermano qui: domenica 6 marzo alle 14:15 alla Biblioteca Salaborsa lo stesso Nicola Peruzzi farà compagnia ai signor nessuno José Muñoz, Matteo Casali e Luca Raffaelli per parlare della scrittura a fumetti, partendo dagli spunti seminati, tra le altre cose, dal libro scritto anche da me e Antonio Solinas.

Io, pur essendo ospite della manifestazione (e del mio editore) scruterò timidamente dal pubblico.