...dalle nebbie del mio tremendissimo mal di testa, per portavi nuove notizie sulla mia avventura Vulcanus.
Quando tutto sembrava sopito e ormai mi stavo rassegnando a passare questi giorni che mi separano dalle selezioni finali in tutta tranquillità, studiando, lavorando e non pensandoci più di tanto, ecco che mi arriva una mail.
E' la lista degli studenti con le relative richieste di tirocinio. Ogni studente poteva richiedere fino a tre tirocini, anche se poi alla fine i tipi di EUJAPAN ne inoltravano solo uno.
Cosa buona: il tirocinio che hanno inoltrato per conto mio è proprio quello per cui ho richiesto massima priorità. Il mio preferito. Quello che anche loro avevano indicato come preferenziale, in base al mio curriculum accademico/lavorativo.
Altra cosa buona: Mentre per la maggior parte dei tirocini ci sono almeno tre/quattro persone in lizza, a contenderci questo posto a Tokyo siamo solo io e un'altra persona (a meno che lì in Giappone non ci ritengano entrambi inadeguati e chiedano di visionare altre richieste). Ergo, pare che le mie possibilità di andare in Giappone il prossimo anno si siano alzate a circa una su due. Ottimo, direte voi. Ma c'è un ma...
Cosa per niente buona: L'altro ragazzo con cui mi contendo il posto è un italiano della mia stessa università. Non lo conosco di persona, è qui da poco (ha fatto la laurea triennale da un'altra parte, secondo Google). Si è laureato l'anno scorso con 110 (mentre io nel 2004 con 106, sgrunt) e poi si è trasferito qui per la specializzazione.
Ora, non ho idea delle sue qualificazioni, non so chi sia, però il fatto che sia un italiano della mia stessa facoltà mi angoscia... E non faccio altro che ripetermi che nonostante tutto potrei avere dalla mia i vantaggi di una maggiore esperienza in termini di materie (non foss'altro per una questione di età accademica) e che tra i requisiti del tirocinio c'è quello di una conoscenza di certi aspetti della lingua che è più facile avere se si hanno esperienze professionali nel campo della traduzione e delle lingue straniere...
Ma la verità è che ho appena iniziato con le seghe mentali. E che essere in concorrenza con uno che proviene dal mio stesso ambiente non mi piace. Ma probabilmente avrei trovato una scusa per essere in ansia, pure fossi stato in concorrenza con un lituano o un inglese o un portoghese.
Spero solo che il casino di roba che ho da fare nei prossimi due mesi mi tenga un po' occupato e non mi faccia pensare a questa selezione, altrimenti sclero.
Ps. se tu (sì, parlo proprio con te) sei paranoico come me, e mi hai trovato su Google e adesso mi stai leggendo, contattami. Così alla meno peggio diventiamo amici e mi spiacerà di meno, quando partirai a posto mio...
Quando tutto sembrava sopito e ormai mi stavo rassegnando a passare questi giorni che mi separano dalle selezioni finali in tutta tranquillità, studiando, lavorando e non pensandoci più di tanto, ecco che mi arriva una mail.
E' la lista degli studenti con le relative richieste di tirocinio. Ogni studente poteva richiedere fino a tre tirocini, anche se poi alla fine i tipi di EUJAPAN ne inoltravano solo uno.
Cosa buona: il tirocinio che hanno inoltrato per conto mio è proprio quello per cui ho richiesto massima priorità. Il mio preferito. Quello che anche loro avevano indicato come preferenziale, in base al mio curriculum accademico/lavorativo.
Altra cosa buona: Mentre per la maggior parte dei tirocini ci sono almeno tre/quattro persone in lizza, a contenderci questo posto a Tokyo siamo solo io e un'altra persona (a meno che lì in Giappone non ci ritengano entrambi inadeguati e chiedano di visionare altre richieste). Ergo, pare che le mie possibilità di andare in Giappone il prossimo anno si siano alzate a circa una su due. Ottimo, direte voi. Ma c'è un ma...
Cosa per niente buona: L'altro ragazzo con cui mi contendo il posto è un italiano della mia stessa università. Non lo conosco di persona, è qui da poco (ha fatto la laurea triennale da un'altra parte, secondo Google). Si è laureato l'anno scorso con 110 (mentre io nel 2004 con 106, sgrunt) e poi si è trasferito qui per la specializzazione.
Ora, non ho idea delle sue qualificazioni, non so chi sia, però il fatto che sia un italiano della mia stessa facoltà mi angoscia... E non faccio altro che ripetermi che nonostante tutto potrei avere dalla mia i vantaggi di una maggiore esperienza in termini di materie (non foss'altro per una questione di età accademica) e che tra i requisiti del tirocinio c'è quello di una conoscenza di certi aspetti della lingua che è più facile avere se si hanno esperienze professionali nel campo della traduzione e delle lingue straniere...
Ma la verità è che ho appena iniziato con le seghe mentali. E che essere in concorrenza con uno che proviene dal mio stesso ambiente non mi piace. Ma probabilmente avrei trovato una scusa per essere in ansia, pure fossi stato in concorrenza con un lituano o un inglese o un portoghese.
Spero solo che il casino di roba che ho da fare nei prossimi due mesi mi tenga un po' occupato e non mi faccia pensare a questa selezione, altrimenti sclero.
Ps. se tu (sì, parlo proprio con te) sei paranoico come me, e mi hai trovato su Google e adesso mi stai leggendo, contattami. Così alla meno peggio diventiamo amici e mi spiacerà di meno, quando partirai a posto mio...