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venerdì 18 febbraio 2011

The life and times of Dan Dare, pilot of the future

In un paesaggio di informazione e critica sul fumetto sempre più desolante (siamo praticamente ai minimi storici, con siti e le riviste incapaci di distinguere le notizie dalle cazzate, i trend dai lanci stampa e la merda dalla cioccolata, arroccate su posizioni polemico-nerdistiche da ventesimo secolo) Lo Spazio Bianco, al momento, è una gradevolissima eccezione: ha una linea editoriale abbastanza netta (o almeno, a me pare di percepirla, a differenza di altre realtà), una grafica figa e una quantità di aggiornamenti decente (dopo aver carburato un po', dai tempi del nuovo lancio). Ha anche il buon gusto di pubblicare dei miei vecchi articoli, e questo basta e avanza. Ma ha anche dei problemi che non stancherò mai di far notare: uno dei loro appuntamenti più interessanti (per me il loro articolo più importante, roba da vantarsi), la top ten dell'anno, viene pubblicata dopo il primo trimestre dell'anno dopo, e tutto ciò, per chi vuole "stare sul pezzo", è francamente inaccettabile. Per capirci, è veramente strano che al 18 Febbraio non vi sia traccia della Top Ten del 2010, no?

Tutta questa filippica, per dire che è comparsa una bella recensione del Dare di Grant Morrison (pubblicato da ProGlo Edizioni e tradotto da me) a firma di Gian Piero Travini, che inquadra perfettamente l'opera, e mi andava di segnalarla.

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