japan is an island

venerdì 26 dicembre 2008

Japan is an island 2008 awards

Ripiombo su questi lidi oramai desertici per stilare la tradizionale classifica di fine anno (il lieve ritardo, ma tanto fino a giorno 6 siamo ancora in festa) che tanto mi piace fare. Non garantisco, nel nuovo anno, grandi aggiornamenti: non ho ancora deciso se partecipare al Vulcanus 2009 (le motivazioni vengono meno) e in caso negativo preferirei chiudere baracca e burattini, e semmai aprire un altro blog quando ne avrò voglia (in quel caso vi farò sapere). Comunque, non potevo esimermi dallo stilare la lista del meglio di questo stranissimo anno.

l'ambitissima statuetta dei Japan is an island awards 2008

Prima di iniziare, vi segnalo altre classifiche più o meno utili e divertenti: la classica top ten del Time quest'anno pecca di una mancanza sconcertante: non ha stilato la lista dei dieci migliori fumetti (mentre ha elencato frivolissime liste di cose inutili: "frasi degne di venir stampate su una t-shirt", "gaffe a microfono aperto", e altra roba simile). Peccato, perché comunque alcune scelte sono sicuramente condivisibili, altre coraggiose, altre ancora deliziosamente sconcertanti.

Pitchforkmedia offre la solita abbondanza di classifiche: una top 100 delle tracce audio più meritevole (quasi tutte dotate di preview per farzi un'idea del brano), più la top 50 degli album rock più riusciti (a margine anche una selezione di meritevoli candidati che non ce l'hanno fatta). Anche qui, ce ne è per tutti i gusti.

Niente top ten fumettistica (ancora) per quelli de Lo Spazio Bianco. La pubblicheranno nei primi mesi del 2009, quando ormai il fascino di quest'atmosfera festiva sarà bello che andato. Peccato! In fin dei conti in questi giorni manca proprio una fonte autorevole che stili una lista dei libri a fumetti meglio riusciti dell'anno appena trascorso.

Bando alle ciance e lanciamoci nella mia personalissima lista di tutto ciò che di buono è uscito in questo 2008.

MIGLIOR SERIE TV
ROMANZO CRIMINALE



Una serie tv italiana di alta qualità! Nel 2008 non è fantascienza, ma la nuda e cruda realtà. Romanzo Criminale - la serie ripercorre, con un triplo sarto carpiato tra realtà e fiction (passa per l'omonimo romanzo, che è diventato l'omonimo film, che questa volta si incarna nell'omonimo -che fantasia- serial televisivo) le tragiche avventure della cosiddetta banda della magliana, al centro della malavita italiana tra gli anni '70 e '80. Droga, omicidi, sequestri, servizi segreti deviati: una grossa fetta di storia segreta d'Italia. Ottimo il cast, la recitazione e la ricostruzione storica: ancora meglio la regia. La serie funziona sotto tutti gli aspetti, a quattro puntate dal termine, e non si capisce come possa sbagliare, considerato che segue (quasi pedissequamente) il buon libro da cui è tratta.

Altre nomination: Lost - quarta stagione
Vincitore del 2007: Californication


MIGLIOR VIDEOGAME
FOOTBALL MANAGER 2009


Guidare il Celtic alla conquista di Scottish Premier League non ha prezzo. 4 4 2 offensivo con ali molto mobili, centrocampo a rombo col mediano di rottura dietro e il regista con licenza di segnare davanti, centravanti boa e seconda punta opportunista e veloce. Questo il mio schema, in attesa di poter sganciare la grana per poter giocare col 4-3-3 zemaniano dei miei sogni (servono attaccanti di razza e difensori skillati per poter eseguire al meglio la tattica del fuorigioco e correre come pazzi a causa della difesa alta).

Altre nomination: Apollo Justice Ace Attorney
Vincitore del 2007: Phoenix Wright: Trials & Tribulations

MIGLIOR LIBRO
GOMORRA
Ecco, tradisco per la prima volta il senso di questa lista annuale citando un libro che è uscito ormai due anni fa. Ma tradisco volentieri, visto il genere di libro e visto che comunque, tra ristampe e copertura mediatica, si può certo dire che 2008 è stato l'anno di Gomorra e di Roberto Saviano. Divorato in poche nottate, Gomorra è alta letteratura al servizio del giornalismo di denuncia.

Altre nomination: avrei voluto dire Guerreros di William Gibson, ma è stata una tale delusione...
Vincitore del 2007: Hey, Nostradamus!


MIGLIOR FUMETTO
PASCIN
Se c'è qualcosa che mi piace di più delle biografie di personaggi bizzarri realmente esistiti, sono le biografie immaginarie di personaggi bizzarri realmente esistiti. Joann Sfar, sopraffino fumettista francese autore, tra le altre cose, degli splendidi Piccolo Vampiro e La Fortezza (con quell'altro geniaccio di Trondheim), prende come pretesto la figura poco conosciuta del pittore Jules Pascin e vi ricama attorno un mondo, quello dell'arte nella Parigi anni '20, fatto di gangster e filosofi, pittori, pezzenti e puttane. Con un disegno altalenante (qui acquerello, qui abbozzato, qui chinato con mano pesante), Sfar crea dal nulla la vita di questo pittore/puttaniere, innamorato delle donne e dell'alcol, e nel farlo rivaleggia in cialtronaggine con la sua stessa creagtura disegnata. Deliziosamente divertente.

Altre nomination: Una lieve imperfezione
Vincitore del 2007: Super F*ckers

MIGLIOR CALCIATORE
ANDREI ARSHAVIN

In barba al quel pallone (d'oro) gonfiato di Cristiano Ronaldo, il vero calciatore di questo 2008 è l'uomo simbolo dello Zenit San Pietroburgo vincitore di Coppa Uefa e Supercoppa Europea, e della Russia capace di una bellissima figura agli scorsi campionati europei (a dir la verità non così esaltanti, per il resto). Trequartista moderno, capace di segnare e mandare in gol i compagni, così come di macinare chilometri per il bene della squadra, Arshavin è destinato a calcare presto i campi di campionati prestigiosi: quasi sicuramente se lo aggiudicheranno gli intelligentissimi inglesi. Qui sopra una selezione di grandi gol a opera del genio.

Vincitore del 2007: Shunsuke Nakamura

MIGLIOR FILM
IL DIVO

Tanto fiacca l'annata precedente, quanto ricca quella che si è appena chiusa. La spunta l'ennesimo ottimo film di Paolo Sorrentino, sulla vita (e le opere di bene) del senatore a vita illustrissimo Giulio Andreotti. Anche qui, una bella fetta di storia sommersa d'Italia, un'impeccabile (visionaria e a tratti geniale) regia per un film che pesa e che resterà, oh se resterà, nella storia del cinema italiano. Sopra la scena d'apertura, ditemi se non è spettacolare e stilosissima.

Altre nomination: Gomorra, Be Kind Rewind, Il petroliere
Vincitore del 2007: non pervenuto

MIGLIOR DISCO
WE ARE BEAUTIFUL, WE ARE DOOMED
Che mi sia innamorato di questa band gallese non è un mistero, tutt'altro. Che mi sia divertito da matti al concerto, è cosa risaputa. Che fino a qualche settimana fa considerassi il disco d'esordio dei Los Campesinos! il migliore dell'anno, forse qualcuno poteva immaginarselo, quindi. Sbagliato! Perché il loro successivo lavoro (due dischi in un anno, anche se il secondo è più corto) è addirittura migliore, più maturo, forse più arrabbiato, un po' meno patinato, molto sentito. Figo.

Altre nomination: M83 - Saturdays = Youth, Vampire Weekend - s/t, Los Campesinos! - Hold on now, Youngster!
Vincitore del 2007: Bloc Party - A weekend in the city (per mancanza di alternative)

MIGLIOR PORNOSTAR
LA MIA RAGAZZA
E mi pare di aver già detto abbastanza (sono un gentiluomo).

Buon anno a tutti!

sabato 6 dicembre 2008

Prima che venga Natale...


...è meglio che aggiorni 'sto dannato blog.

Concerto dei Los Campesinos! @Rolling Stone, Milano, 15/11/2008

Setlist (andando a memoria, mi sembra uguale a quella del concerto del giorno prima a Roma):

Ways To Make It Through The Wall
International Tweexcore Underground
All Your Keyfabe Friends
Death To Los Campesinos!
Miserabilia
This Is How You Spell "Hahaha, We Destroyed The Hopes And Dreams Of A Generation Of Faux-Romantics"
Knee Deep at ATP
Documented Minor Emotional Breakdown # 1
My Year In Lists
You! Me! Dancing!
We Are Beautiful, We Are Doomed
Sweet Dreams, Sweet Cheeks
Bis:
Broken Heartbeats Sound Like Breakbeats

Io e Serena ci appostiamo davanti al Rolling Stone alle 7 di sera. Il locale apre alle 8 e mezza (aprirà anche dopo, in realtà). E' tutto chiuso, e non c'è l'ombra di un fan che sia uno. E' evidente che sono troppo abituato ai concerti di Springsteen, con code chilometriche già alle 7 del mattino. Meglio così, comunque, anche se fuori si congela. Pian piano inizia il vivavai di gente dal Rolling Stone: per la maggior parte persone dello staff, straniere (ce ne accorgiamo perché nonostante i 10 gradi scarsi, sono tutti senza cappotto, in felpine dai colori improbabili). Finalmente intorno alle 9 riusciamo a entrare, insieme a uno sparuto gruppo di persone (non più di 30/40, credo, soprattutto all'inizio). Dentro al locale c'è un freddo cane, che quasi si stava meglio fuori. Ci accomodiamo su un divanetto di finta pelle rossa, aspettando il primo dei gruppi spalla: Sky Larkin.

La ragazza che canta mi ha fatto un po' tristezza: non perché non fosse brava (il gruppo non mi ha particolarmente colpito, ma erano comunque ascoltabili), ma perché avrà avuto 5 anni in meno di me! Sto diventando vecchio...

Comunque, la cosa buffa (di cui mi rendo conto gradualmente) è che accanto a me ci sta il batterista dei LC!, e mezzo gruppo è proprio dietro di noi, tra (il pochissimo) pubblico. Manco l'occasione di fare una foto con loro (non mi andava di rompere i coglioni, e poi avevo paura che Serena mi uccidesse se mi fossi avvicinato a meno di 2 metri dalla bassista), e nel mentre gli Sky Larkin finiscono il loro mini-show, lasciando campo (dopo qualche decina di minuti) ai Lovvers. Su di loro non vorrei spendere molte parole: cazzoni un po' montati che fanno rumore. Francamente inascoltabili dal vivo, e il cantante con gli occhiali da sole (in una discoteca BUIA) davanti a non più di 20 persone faceva un po' pena. Dopo il concerto ci hanno provato con due fan di 14 anni.

Finalmente il locale si riempie un po', e tocca ai Los Campesinos! Schierati al gran completo sul palco attaccano con l'opening track del loro nuovo album, Ways To Make It Through The Wall, seguita dalla classica International Tweexcore Underground. Beh dai, la setlist ve l'ho già scritta su. Mi fa piacere che abbiano fatto tutte le mie canzoni preferite o quasi (sia del vecchio che del nuovo album). Testimoni (inattendibili) possono dire di avermi visto muovere in culo (ma non più di qualche sculettata), indice che anche dal vivo i LC! sanno far bene il loro lavoro. L'apice del concerto si ha col pezzo di chiusura, Sweet Dreams Sweet Cheeks, con Gareth (il cantante) che si fionda a cantare tra il pubblico (pare sia un suo classico), seguito a ruota da uno dei chitarristi. Tornati dietro le quinte, i LC! si ripropongono per il bis di rito, con Broken Heartbeats Sound Like Breakbeats, forse il loro pezzo migliore dal primo album. Come si fa a non amare una canzone che fa You know he's so much more like Spiderman than you will ever, ever be...

Un po' di foto:



(grazie ancora a Serena per avermi regalato questo splendido concerto... la perdono
anche di aver fatto pesanti apprezzamenti sessuali sul chitarrista con la maglia del Rimini)

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